Psicoterapia infantile

Psicoterapia infantile
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Un bambino sofferente, un bambino con dei problemi fa parte inevitabilmente di una famiglia disturbata, senza andar a veder i nessi di causa ed effetto, di cosa viene prima, è banale dire che esiste una circolarità, il malessere del bambino accresce il malessere della famiglia e viceversa.
Per questo la psicoterapia infantile, intesa come un intervento che lo specialista agisce direttamente sul bambino è qualcosa che arriva dopo che si sono incontrati i genitori e si appura quello che loro riescono a modificare per uscire dal circolo malato e iniziare un circuito di interazioni sano.
Prima di tutto si parte delle fondamenta, ovvero si valutano le risorse dei genitori, che sono sempre importanti, perchè sono i genitori coloro che hanno la spinta vitale e il carico di responsabilità della relazione con i figli.
Successivamente si valuta se è opportuno prendere in carico il bambino. Spesso il lavoro può essere portato avanti attraverso i genitori.
Una psicoterapia con un bambino ha un’enorme componente pedagogica ed educativa, perchè il bambino è in fase di crescita ed evoluzione ed ha grandi energie per svilupparsi.
Tecnicamente il lavoro di psicoterapia infantile differisce molto, a seconda dell’età e delle difficoltà del bambino.
In linea generale si lavora attraverso il gioco, il movimento, il disegno. Il bambino deve venire volentieri in seduta, per lui uno spazio di sicurezza e di espressione.
Se il bambino sa parlare, comunica con facilità attraverso il gioco quali sono le sue difficoltà. E sempre attraverso il gioco,si fanno elaborazioni e si intravedono soluzioni possibili.
Con i piccolissimi, che ancora non parlano, si possono fare alcune sessioni insieme alla madre o al genitore che si prende cura del bambino, per lavorare sulla relazione emozionale e corporea tra i due.
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